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Si potrebbe aggiungere la possibilità di scaricare l’elenco dei piani di controllo
caricati sulla piattaforma?

Risposta: Prevediamo di aggiungere nei prossimi rilasci la funzionalita di
esportazione dei punti di campionamento tramite excel.

Nei piani di controllo non c’è un riferimento all’anno di validità

Risposta: Abbiamo preso in carico la segnalazione, e abbiamo aggiornato l’applicativo
e la relativa documentazione. La invitiamo a prendere visione dei nuovi attributi presenti nella
trasmissione dati.

progressivoLineAcquedottisti, Ci potreste dare una maggiore descrizione di questo
campo?

Risposta: L’attributo “progressivoLineAcquedottistica” può essere utilizzato per
tenere traccia della sequenzialità dei punti di campionamento all’interno di una linea acquedottistica.
Non è obbligatorio che l’attributo sia presente durante gli invii. Per essere utilizzato correttamente,
va impostato dall’utente come un codice progressivo, che aumenta con l’avanzare del percorso nella linea
acquedottistica.

Nel caso di inserimento di nuovo acquedotto , tramite file manca la possibilità di
aggiungere il campo descrizione che invece è possibile nell’inserimento tramite interfaccia

Risposta: Il campo descrizione per gli acquedotti è stato rimosso. Non è più previsto né tramite file né tramite l’inserimento via interfaccia.

La Provincia Autonoma di Trento è caratterizzata per avere oltre cento gestori
idropotabili e diventerebbe proibitivo delegare ogni singolo gestore (il più delle volte i Comuni,
considerando che il dipendente addetto tende a cambiare nel tempo), considerando altresì che la
Provincia non viene identificata come “utente”, non è possibile permettere la registrazione direttamente
ai gestori che poi gestiscano anche le proprie deleghe senza avere un responsabile provinciale?

Risposta: Il flusso autorizzativo prevede che sia l’utente regionale, autorizzato
direttamente dal CeNSiA, ad autorizzare a sua volta gli attori necessari all’interno delle Aziende
Sanitarie e dei Gestori idropotabili. Tenere una traccia forte delle “deleghe” permette di soddisfare
gli obblighi normativi, lasciando tuttavia margine di manovra alle Regioni e Province Autonome. Va
sottolineato, tra l’altro, che l’autorizzazione delle utenze dei Gestori idropotabili dovrà avvenire una
volta soltanto (la prima) per gestore.

Premesso che la guida web, con riferimento ai punti di campionamento, indica che
tali punti saranno caricati dalle Regioni, tuttavia e non è chiaro il passaggio di tutte queste
informazioni da Gestore a Regione, si tratta di un refuso?
Anche alla luce della dinamicità di questi elementi (es., come Gestore accade spesso durante l’anno di
creare nuovi punti di prelievo magari in sostituzione ad elementi non più fruibili per i controlli
interni).

Risposta: AnTeA non definisce i flussi di comunicazione tra Gestore e Regione. Il
processo autorizzativo prevede che sia l’utente regionale, autorizzato direttamente dal CeNSiA, ad
autorizzare a sua volta gli attori necessari all’interno delle Aziende Sanitarie e dei Gestori
idropotabili. Tenere una traccia forte delle “deleghe” permette di soddisfare gli obblighi normativi e
di operare in sicurezza, lasciando tuttavia margine di manovra alle Regioni, Province Autonome e
Gestori.

Non è possibile caricare il segno <. per alcuni parametri è fondamentale

Risposta: “Nella nuova versione dell’RFC è stata introdotta la possibilità di caricare i risultati con i valori LOQ (Limite di Quantificazione) e LFS (Limite Fiduciario Superiore). Questo permette di gestire correttamente i risultati che includono il segno “” <“”, fondamentale per alcuni parametri analitici.

Cosa si intende per superamento non significativo

Risposta: Il “superamento non significativo” deve il suo nome alla traduzione
dell’attributo “trivialExceedance” previsto dal “GUIDANCE DOCUMENT ON REPORTING UNDER THE RECAST
DRINKING WATER DIRECTIVE 2020/2184/EC – Data sets on exceedances, incidents, and derogations”, e fa
riferimento al caso in cui l’autorità competente giudichi trascurabile l’inosservanza del valore di
parametro stabilito nell’allegato I, parte A e B.

Non è chiara la gestione dei singoli principi attivi degli Antiparassitari

Risposta: In questa fase del progetto non sono censiti i singoli principi attivi degli antiparassitari. è quindi possibile per chi effettua i controlli caricare all’interno della piattaforma tutti gli antiparassitari controllati, che in un secondo momento saranno unificati e resi coerenti come gli altri parametri. per caricare gli antiparassitari e identificarli come tali è necessario aggiungere “ANTIPARASSITARIO_” come suffisso al nome dello stesso.

Il numero di abitanti serviti sono riferiti alla zona di fornitura in cui ricade
il/i pdc

Risposta: L’osservazione è corretta: “previsioneAbitantiServiti” stima il numero di
abitanti serviti dalla zona di fornitura in cui ricade il punto di campionamento. La documentazione è
stata aggiornata.

La portata servita è il volume di acqua distribuito in una zona di fornitura come
indicata nella tab.2 dell’allegato II del D.Lgs18/23

Risposta: L’osservazione è corretta: “previsionePortata” stima il volume di acqua
distribuito nella zona di fornitura in cui ricade il punto di campionamento. La documentazione è stata aggiornata.

Il numero previsto di campionamenti annuali nel punto di campionamento (da controllo
interno ed esterno) come è possibile che non sai un dato obbligatorio.

Risposta: Ringraziamo per la segnalazione, effettivamente i campi sono obbligatori e
dai prossimi rilasci verranno resi obbligatori.

Sarebbe utile poter vedere le risposte già date a fronte di quesiti inviati da altri
fornitori idropotabili. E’ possibile?

Risposta: è stata predisposta una pagina con tutti i commenti ricevute e le risposte
fornite ai vari gestori. è inoltre possibile visualizzare nella stessa pagina dell’RFC i commenti
inviati, consultabile al link https://antea.iss.it/commenti/ e raggiungibile anche dalle RFC.

Reportnet: tipologia punto di conformità può diventare tipologia punto di non
conformità

Risposta: La “tipologia punto di conformità” deve il suo nome alla traduzione
dell’attributo “PointOfComplianceType” previsto dal “GUIDANCE DOCUMENT ON REPORTING UNDER THE RECAST
DRINKING WATER DIRECTIVE 2020/2184/EC – Data sets on exceedances, incidents, and derogations”, e fa
riferimento al tipo di punto di campionamento in cui devono essere rispettati i valori parametrici
stabiliti nell’allegato I, parte A e B.

Reportnet: aggiungere Causa Ambientale a causa di superamento

Risposta: Le opzioni offerte in risposta al parametro “superamentoCausa” sono quelle
previste dal “GUIDANCE DOCUMENT ON REPORTING UNDER THE RECAST DRINKING WATER DIRECTIVE 2020/2184/EC –
Data sets on exceedances, incidents, and derogations”. Al momento non è prevista l’integrazione della
lista con ulteriori alternative.

Nel formato da voi indicato compare la Z finale che sta per il fuso orario zero.
Dobbiamo procedere quindi con lo spostamento delle nostre data-ora (che possono essere UTC+1 o UTC+2) a
UTC 0 ?

Risposta: Ringraziamo per la segnalazione, abbiamo provveduto a modificare la specifica nell RFC al fine di essere più chiari

Inoltre, sul documento Specifiche per la trasmissione dei risultati viene riportato
che il codice uuid sarà generato dalla regione e messo a disposizione dei gestori e delle ASL quindi non
comprendiamo da chi debba essere generato il codice.

Risposta: Il codice di riferimento unico (uuid) sarà generato dalla Regione. Il
Gestore, una volta autenticato, avrà accesso ai punti di campionamento di propria competenza.
L’interfaccia e l’API renderanno possibile avere una visione d’insieme, effettuare ricerche in base a
vari parametri, ed esportare i dati in vari formati.

Un ulteriore dubbio riguarda il collegamento tra il codice UUID e gli
indentificativi da associare ai nodi per i PSA. Prevedete un’ulteriore codifica che ci verrà assegnata
in seguito oppure i codici avranno in comune la prima parte del campo come nell’esempio che segue:
3_017029_AB2_NODO2_LEO

Risposta: Non è prevista l’assegnazione di nuovi codici da parte di AnTeA per i nodi
del PSA, ma ogni gestore dovrà assegnare codici specifici ai singoli nodi della filiera. Laddove siano
presenti dei punti di campionamento all’interno dei diversi nodi del PSA, saranno automaticamente
richiamati i codici UUID assegnati precedentemente

Per la definizione dei programmi di controllo in quale formato e con che modalità,
il gestore deve inviare alla Regione il file denominato “Piano de controlli”, allegato alla specifica?

Risposta: La redazione dei piani di controllo è di competenza della Regione, che ha la
facoltà di delegare i singoli gestori per i propri piani di controllo. Tuttavia, tale delega rimane a
discrezione della Regione stessa.

Gli shape-files dei punti di campionamento e delle zone di fornitura devono essere
caricati dal gestore direttamente su Antea? Quali sono i campi previsti nella tabella degli attributi
dei due shape-files?

Risposta: Attualmente, non è richiesto il caricamento dei file relativi ai piani di
controllo o ai controlli. Tali file saranno richiesti in una successiva fase di approvazione dell’PSA.

Per la tipologia del punto di campionamento, campo del codice unico del pdc, è
possibile utillizzare una codifica generica e semplificata per ogni pdc, ad es. “DA” per identificare la
tipologia di punto di campionamento in ingresso/uscita da un serbatoio, indipendentemente dalla
tipologia del serbatoio?. Considerando la numerosità degli asset in gestione e che il tipologico del
serbatoio (interrato, sopraelevato etc,) non è associato al punto di campionamento, la costruzione
dettagliata di questa anagrafica sarebbe molto onerosa.

Risposta: E’ fortemente raccomandato specificare la tipologia di serbatoio come da RFC.

Per avere la coerenza assoluta fra i “campi ridondati”, ad ogni caricamento massivo
dei controlli dovrei chiedervi di azzerare le anagrafiche del “Piano dei Controlli”.

Risposta: È stata inserita la possibilità di eliminare le elaborazioni che rimuove a
cascata i relativi dati

È possibile alleggerire il file dei controlli lasciando come unica colonna chiave
“uuid” che diventerebbe l’unico campo in comune fra tabella punti e tabella analisi.

Risposta: Nel file dei Controlli, tutti i dati dei punti di campionamento vengono richieste per verificare la coerenza tra i dati inseriti, poiché i controlli possono essere eseguiti e riportati da enti diversi rispetto a quelli che hanno generato il piano dei controlli e i relativi punti di campionamento. Questo permette di garantire che i dati siano accurati e allineati, anche quando vengono gestiti da soggetti differenti. Sebbene possa sembrare ridondante, è un passaggio necessario per mantenere l’integrità del sistema e assicurare la correttezza delle informazioni.

Dalla lettura della documentazione non è chiaro chi sono gli attori che sono
titolati a compire le azioni. Mi riferisco in particolare alla gestione dei programmi di controllo: chi
è che è titolato a censire i punti e nel caso in cui sia il gestore in che modo il sistema delle ASL può
scaricare queste informazioni (dati anagrafici) al fine di trasmettere i propri controlli collegati ai
punti.

Risposta: La redazione dei programmi di controllo è di competenza della Regione, che
ha tuttavia la facoltà di delegare i singoli Gestori ad amministrare i propri programmi di controllo. Il
censimento dei punti di campionamento fa parte della procedura di inserimento/amministrazione dei
programmi di controllo, ed è quindi delegabile da Regione a Gestore. Allo stesso modo, la regione potrà
delegare direttamente la ASL ad occuparsi di una parte della procedura.

Nel caso di un punto di approvvigionamento, l’eventuale superamento di un valore di
parametro non dovrebbe essere evidenziato oppure ci dovrebbe essere la possibilità nella compilazione di
ReportNet di segnalare che si tratta di un punto di Captazione e che il superamento non è significativo.
( Tabella tipologiaPuntoDiConformita )
In caso di superamenti non è possibile specificare che si tratta di un punto di Approvvigionamento e
quindi il superamento non si dovrebbe evidenziare e compilare il reportnet

Risposta: Al fine di inserire i dati relativi ai superamenti in tutti i punti di campionamento diversi dai punti di Uso è stata inserita una tipologia “PTA – Punto non classificato come ‘F’, ma che copre i controlli su tutta la rete idropotabile”. In tali casi è possibile utilizzare questa tipologia per inviare i dati ReportNet.

Nell’inserimento dei risultati non c’è la possibilità di inserire i simboli <
(minore di ) e > (maggiore di) nel campo valore.

Risposta: Nella nuova versione dell’RFC è stata introdotta la possibilità di caricare i risultati con i valori LOQ (Limite di Quantificazione) e LFS (Limite Fiduciario Superiore). Questo permette di gestire correttamente i risultati che includono il segno “”<“”, fondamentale per alcuni parametri analitici.

Non è chiaro se la tabella relativa alla tipologiaPuntoDiConformita si riferisce ai
soli sistemi di distribuzione interna.

Risposta: La tabella relativa alla tipologiaPuntoDiConformita non si riferisce esclusivamente ai sistemi di distribuzione interna ma a tutti i punti identificati. Al fine di inserire i dati relativi ai superamenti in tutti i punti di campionamento diversi dai punti di Uso è stata inserita una tipologia “PTA – Punto non classificato come ‘F’, ma che copre i controlli su tutta la rete idropotabile”.

Da chiarire il range consentito e la precisione minima del parametro torbidità.
Sembra sia stato preso in considerazione il programma di monitoraggio operativo.

Risposta: La motivazione è dovuta al fatto che il limite di 1 NTU è quello riportato nelle linee guida dell’OMS. Per le stesse ragioni, nel D.Lgs.18/23 tale valore è riportato per il monitoraggio operativo.

“Nella colonna relativa al range consentito sarebbe opportuno inserire il segno
<= al limite di legge .
Per i parametri Enterococchi, E.Coli, Clostridim P. , Batteri Colf 37°C sarebbe opportuno inserire,
sempre nella colonna range consentito il valore del limite di legge <1, in quanto nei rapporti di
prova , l’assenza di tali parametri microbiologici è espressa con il valore <1.

Risposta: “Nella nuova versione dell’RFC è stata introdotta la possibilità di caricare i risultati con i valori LOQ (Limite di Quantificazione) e LFS (Limite Fiduciario Superiore). Questo permette di gestire correttamente i risultati che includono il segno “”<“”, fondamentale per alcuni parametri analitici.

Il campo superamentoNonSignificativo sul Reportnet 3, non è chiaro in quanto non è
specificato a quali parametri è riferito. E’ possibile che la distinzione tra
superamentoNonSignificativo uguale a false, sia relativa ai superamenti del limite di legge per i
parametri elencati nella Tab A e B dell’ Allegato I del D.Lgs 18/23 e superamentoNonSignificativo uguale
a true è riferito ai superamenti del limite di legge per i parametri elencati nella Tab C dell’ Allegato
I del D.Lgs 18/23 ?

Risposta: Il “superamento non significativo” deve il suo nome alla traduzione dell’attributo “trivialExceedance” previsto dal “GUIDANCE DOCUMENT ON REPORTING UNDER THE RECAST DRINKING WATER DIRECTIVE 2020/2184/EC – Data sets on exceedances, incidents, and derogations”, e fa riferimento al caso in cui l’autorità competente giudichi trascurabile l’inosservanza del valore di parametro stabilito nell’allegato I, parte A e B.

Volevo sapere se è prevista la possibilità di aggiornamento o modifica dei dati già
trasmessi alla piattaforma, relativamente ai controlli interni, esterni e programmi di controllo.

Risposta: Non è prevista la sovrascrittura del dato ma è possibile annullare un
elaborazione cancellando quindi tutti i dati legati ad essa.

Il punti di campionamento saranno caricati dalla Regione. Resta da definire con
maggiori dettagli chi sono i responsabili del caricamento dei risultati dei controlli Interni e esterni.

Risposta: Nella nuova versione dell’RFC V2 verranno fornite indicazioni più dettagliate riguardo alle responsabilità di ciascun attore, comprese le Regioni, le Aziende sanitarie, i gestori e gli altri soggetti coinvolti.

Spiegare con maggiore dettaglio a cosa si riferisce il campo di
superamentoNonSignificativo. I superamenti non significativi si riferiscono ai parametri indicatori
della Tab C dell’allegato I del D.lgs 18/23?

Risposta: Il “superamento non significativo” deve il suo nome alla traduzione dell’attributo “trivialExceedance” previsto dal “GUIDANCE DOCUMENT ON REPORTING UNDER THE RECAST DRINKING WATER DIRECTIVE 2020/2184/EC – Data sets on exceedances, incidents, and derogations”, e fa riferimento al caso in cui l’autorità competente giudichi trascurabile l’inosservanza del valore di parametro stabilito nell’allegato I, parte A e B.

Le informazioni richieste al campo Distribuzione, che sono: di linea, di confluenza
e di diramazione non appaiono rilevanti se si hanno reti magliate. Appare un informazione di eccessivo
dettaglio, difficile da reperire e di dubbia utilità. Stessa cosa per il campo adduzione.

Risposta: Sono state incrementate le informazioni sul RFC relative a questi campi.

“Chiarire se idPuntoCampionamento viene definito dalla Regione insieme a uuid e se
ha un formato definito o consigliato. Manca il numero di caratteri possibile per ogni campo.
Campo codiceacquedotto: definire l’acquedotto è la differenza con la wsz.
Campo progressivoLineAcquedottistica: spiegare in modo dettagliato il significato di questo campo.
Campo previsioneAbitantiServiti: chiarire il concetto (vedi campo successivo).
Campo previsioneportata: definire l’ unità di misura, e chiarire il concetto, per un punto di prelievo
in distribuzione l’informazione non appare pertinente.
Campo numeroCampionamentoAnnuo: mancano indicazioni sui gruppi di controllo applicati”

Risposta: idpuntocampionamento: il campo viene definito dalla regione che ha facoltà di integrarlo con quanto in possesso dai gestori o ridefinirlo, questo campo viene utilizzato per la definizione dell’UUID del Punto di campionamento.
CodiceAcquedotto: si tratta di un codice interno utilizzato per identificare un acquedotto, scelto dal gestore/regione/PA che invia il programma di controllo.
progressivoLineAcquedottistica: può essere utilizzato per tenere traccia della sequenzialità dei punti di campionamento all’interno di una linea acquedottistica. Non è obbligatorio che l’attributo sia presente durante gli invii. Per essere utilizzato correttamente, va impostato dall’utente come un codice progressivo, che aumenta con l’avanzare del percorso nella linea acquedottistica.
previsionePortata: se si sta caratterizzando una rete magliata chiusa, è possibile identificare in ogni nodo la portata transitante e il suo verso in funzione del comportamento simulato della rete in condizioni medio annue. Salvo diverse motivate scelte del gestore, si potrebbero identificare le portate in transito in condizioni di funzionamento ordinario del sistema acquedottistico. Si tratta di previsioni, in quanto dati stimati per il regime idrico che il gestore ritiene più significativo; [l’unità di misura è m³/anno]
previsioneAbitantiServiti: attraverso la stima delle portate, è facile stimare la popolazione servita come rapporto tra i volumi immessi in rete e gli abitanti residenti
numeroCampionamentoAnnuo: non rientra nel perimetro di antea delineare i gruppi applicati

Chiarire la figura dell’amministratore del cloud e a quale ente appartiene (Gestore,
ISS, Regione). Specificare con uno schema ben definito quali enti sono coinvolti nel concedere
l’autorizzazione all’accesso, nel caricamento delle informazioni dei punti di prelievo, dei risultati e
del report net 3.

Risposta: Risolto con modifica al paragrafo ‘Responsabilità del caricamento Dati’

“(Paragrafo Responsabilità del caricamento Dati)
In questo paragrafo che definisce la responsabilità del caricamento dei dati si fa riferimento a ISS e
gestori Idropotabili. Se ne desume che questo servizio che alimenta l’anagrafica soggetta a controllo
viene utilizzato solo dai Gestori che censiscono i punti e attribuiscono UIID?”

Risposta: Risolto con modifica al paragrafo ‘Responsabilità del caricamento Dati’

l’attività di inserimento dei programmi di controllo compete al gestore?

Risposta: La redazione dei programmi di controllo è di competenza della Regione, che
ha tuttavia la facoltà di delegare i singoli Gestori ad amministrare i propri programmi di controllo. Il
censimento dei punti di campionamento fa parte della procedura di inserimento/amministrazione dei
programmi di controllo, ed è quindi delegabile da Regione a Gestore. Allo stesso modo, la regione potrà
delegare direttamente la ASL ad occuparsi di una parte della procedura.

Si osserva che non vi è nessun campo che definisca la tipologia di gruppo (forse non
ritenuta necessaria ?), e quindi relativi conteggi, analizzati ai sensi del D.lgs 18/23 – Allegato II
(es., Gruppo A o Gruppo B).

Risposta: La classificazione come gruppo A e gruppo B a norma dell’all.II non viene considerata, si preferisce classificare i parametri per la loro natura (microbiologico, chimico e chimico-fisico), più utile per eventuali successive elaborazioni dati.

“Parametri obbligatori”. La mancanza di uno o più di questi parametri obbligatori
può portare a un caricamento fallito o incompleto. Precisiamo che il D.lgs 18/2023 prevede l’esecuzione
di campioni Gruppo A e Gruppo B anche disgiunti, quindi non necessariamente la presenza di tutti i
parametri classificati come “obbligatori” nell’anagrafica parametri Antea. Ne consegue che eseguire
analisi con parametri diversi dagli “obbligatori” potrebbe essere un problema per Antea (caricamento
fallito).

Risposta: È possibile caricare i dati dei controlli in più fasi, utilizzando file diversi per ciascun caricamento. La definizione dei “parametri obbligatori” fa riferimento ai dati richiesti nel tracciato dei controlli e non ai parametri rilevati. Pertanto, la frase può risultare fuorviante e verrà rivista nella prossima versione dell’RFC per chiarire meglio questo aspetto, tenendo conto che l’esecuzione dei campioni dei Gruppi A e B può avvenire anche disgiuntamente, come previsto dal D.lgs 18/2023.

Nel caso di WSZ con più punti di campionamento, il dato “previsioneAbitantiServiti”
si riferisce all’intera WSZ oppure dovrà essere associata allo specifico punto di campionamento?

Risposta: Il campo “previsioneAbitantiServiti” si riferisce allo specifico punto di
campionamento

Abbiamo notato che il file di upload dei controlli prevede sulle righe i campioni ed
in colonna i parametri e rispettivi valori. Ne consegue, che l’associazione dei superi al rispettivo
campione/parametro, necessiti di una seconda tabella “Reportnet 3”. Tuttavia, se la tabella “Controlli”
fosse “un-pivot” (ovvero fosse ribaltata con i parametri sulle righe, ed un campo in colonna che ne
associ il campione) non sarebbe necessaria una seconda tabella (ed un vostro passaggio di unione) poiché
basterebbe aggiungere alla tabella Controlli (modificata come suggerito sopra) le colonne con le
informazioni degli eventuali superi (oggi contenuto nel file Reportnet3).

Risposta: Nel file dei Controlli, i dati dei punti di campionamento vengono richieste per verificare la coerenza tra i dati inseriti, poiché i controlli possono essere eseguiti e riportati da enti diversi rispetto a quelli che hanno generato il piano dei controlli e i relativi punti di campionamento. Questo permette di garantire che i dati siano accurati e allineati, anche quando vengono gestiti da soggetti differenti. Sebbene possa sembrare ridondante, è un passaggio necessario per mantenere l’integrità del sistema e assicurare la correttezza delle informazioni.

E’ possibile evitare l’inserimento di campi ridondati nel caricamento del file
controlli Reportnet3 (es., coordinate, sono già presenti nella tabella dei punti di campionamento/piano
di controllo).

Risposta: Nel File dei Controlli le coordinate vengono richieste al fine di verificare
la coerenza tra i dati che vengono inseriti, dato che i dati relativi ai controlli vengono generati
anche da enti diversi rispetto a quelli che hanno generato il piano dei controlli con i relaviti punti
di campionamento.

Come prevedete di gestire eventuale sovrascrittura massiva dei dati: immagino che,
fintanto non venga eseguita una vostra validazione o qualche altro tipo di cambio stato, sia sempre
possibile la sovrascrittura. (Ad oggi ogni upload si accoda, creando doppioni etc.).

Risposta: Non è prevista la sovrascrittura del dato ma è possibile annullare un
elaborazione cancellando quindi tutti i dati legati ad essa.

Gli esiti dell’upload dovrebbero generare un log il più esaustivo possibile (per
identificare eventuali errori/alert oppure per confermare l’avvenuto completo upload).

Risposta: Nella prossima versione del sistema, implementeremo un log dettagliato per ogni upload. Questo log includerà informazioni sia sugli eventuali errori o avvisi riscontrati, sia sulla conferma del completamento con successo dell’upload. Inoltre, il log sarà consultabile direttamente dall’interfaccia utente per agevolare la verifica immediata dei risultati.

E’ possibile valutare l’import per mezzo di tracciato .csv?Per esperienza con import
massivo dati da parte dei Gestori (vedi trasmissioni dati ad ISTAT), il formato .csv risulta essere
molto più gestibile perché ignora la formattazione delle celle la quale genera inevitabilmente errori in
fase di import su Antea.

Risposta: Al momento, il sistema supporta il formato .xlsx per l’importazione dei dati, che offre un buon equilibrio tra facilità d’uso e controllo della formattazione. Riteniamo che l’adozione del formato .csv non sia necessaria, poiché eventuali problematiche legate alla formattazione delle celle possono essere gestite ottimizzando l’uso del formato .xlsx. Continueremo a migliorare il processo di import per ridurre gli errori, assicurando che il caricamento dei dati avvenga in maniera fluida e senza complicazioni.

Dopo la registrazione dei punti di campionamento nei piani di controllo da parte
delle regioni, all’interno di Antea, sarà possibile procedere con l’inserimento dei risultati dei
controlli sulla qualità delle acque.” Tuttavia in questa fase sia i punti di campionamento che i piani
di controllo sono caricati dai Gestori (che codificano i propri punti, secondo codifica UUID, e
definiscono il piano di controllo) si tratta di un refuso oppure questo processo di upload sarà gestito
SOLO dalle Regioni?

Risposta: Il processo di creazione dei piani di controllo con i relativi punti di
campionamento è in carico alla regione. Le regioni potranno a propria discrezione delegare i singoli
gestori al caricamento dei punti di campionamento. Nella fase di test sono state aperte tutte le
funzionalità anche ai gestori in modo da potersi adeguare a tutti i tracciati dati anche in funzione di
una possibile delega.

Nel paragrafo “Contesto di riferimento” è indicato quanto segue: […] La piattaforma
facilita anche lo scambio di informazioni con ARERA […]. Tuttavia non esiste nessun campo che
attribuisca il punto di campionamento (e relativi numero di campioni/paramenti ed eventualmente
superamenti) al conteggio ai fini ARERA.
Nello specifico, nel caso del calcolo di M3b la definizione della 917-Allega A è di seguito riportata:
“numero di campioni di acqua analizzati dal gestore nell’ambito dei controlli interni, effettuati sulla
rete di distribuzione a valle di eventuali impianti di potabilizzazione, per i quali è stata rilevata
una non conformità”. I punti che concorrono a tale conteggio non sono identificati da nessun
attributo/campo nei tracciati di upload. Inoltre anche il codice del punto presente nei registri Arera,
compilati dal Gestore, potrebbe differire (altri codici interni definiti dal gestore e non
necessariamente UUID). In conclusione, con le tabelle così impostate, appare complesso scambiare
informazioni univoche verso ARERA (M3) dai file di upload Antea.

Risposta: Attualmente, il tracciato di upload non prevede un campo specifico per identificare tali punti in conformità con i requisiti di ARERA.
In futuro, valuteremo l’opportunità di automatizzare il calcolo di alcuni indicatori ARERA direttamente all’interno della piattaforma AnTeA

Non è chiara né la definizione né il rapporto gerarchico tra:
“tipologiaPuntoDiConformita” e “tipoPuntoCampionamento”.

Risposta: Non è definito alcun rapporto gerarchico tra i due campi indicati, anche
indicando informazioni similari il primo viene utilizzato per l’invio al WISE dei tracciati dei
superamenti per il Reportnet3, mentre il tipoPuntoCampionamento viene utilizzato per censire i punti di
campionamento dentro ANTEA.

Richiesta informazioni di eccessivo dettaglio (soprattutto relativamente alla
distribuzione e di adduzione)

Risposta: Abbiamo preso nota della segnalazione riguardante la richiesta di informazioni di dettaglio, in particolare per quanto concerne i dati di distribuzione e adduzione. Riteniamo che il livello di dettaglio attualmente richiesto sia adeguato per garantire una corretta valutazione e monitoraggio della qualità delle acque, in linea con gli standard e le normative vigenti.

relativamente al paragrafo “”Responsabilità del caricamento Dati”” –> E la parte
relativa al caricamento dei dati dei controlli esterni? Perchè viene menzionato solo ISS e gestori?

Risposta: Il caricamento dei controlli esterni segue le stesse specifiche dei controlli interni con l’unica differenza che è il campo controlloEsterno andrà impostato a “true”. abbiamo corretto il paragrafo relativo alla responsabilità dei dati al fine di essere più chiari

relativamente al paragrafo “”Descrizione del flusso autorizzativo Utenti””
–>Quindi se la Regione non si attiva, USL e Gestori restano in attesa per poter inserire i risultati
dei controlli?

Risposta: La redazione dei programmi di controllo è di competenza della Regione, che ha tuttavia la facoltà di delegare i singoli Gestori ad amministrare i propri programmi di controllo. Il censimento dei punti di campionamento fa parte della procedura di inserimento/amministrazione dei programmi di controllo, ed è quindi delegabile da Regione a Gestore. Allo stesso modo, la regione potrà delegare direttamente la ASL ad occuparsi di una parte della procedura.

I piani di controllo potrebbero essere soggetti a modifiche/correzioni nel corso
dell’anno: vanno comunicate? In che modo? Bisogna attendere una validazione della modifica?
I punti di campionamento devono essere concordati e condivisi con le aziende sanitarie? Mantenendo la
distinzione di cui all’art. 12, comma 3, lettera b), punto 1).
La regione, ultimata la registrazione/trasmissione dei piani di controllo, darà riscontro ai gestori
dell’avvenuta attività di caricamento? I gestori che devono occuparsi dell’inserimento dei risultati
analitici, potranno farlo solo in seguito al caricamento di piano e punti?

Risposta: Modifiche/Correzioni ai Piani di Controllo: I piani di controllo possono essere soggetti a modifiche o correzioni nel corso dell’anno. Tali modifiche possono essere gestite tramite aggiornamenti in modalità massiva (tramite file Excel) o direttamente tramite l’interfaccia utente della piattaforma AnTeA. Non è necessario attendere una validazione formale della modifica, ma ogni modifica sarà registrata nel sistema per mantenere la tracciabilità.
Punti di Campionamento e Aziende Sanitarie: I punti di campionamento vengono stabiliti dalla Regione che potrà concordarli e condividerli con le Aziende Sanitarie Locali. Le ASL avranno accesso ai punti di campionamento dopo che i piani di controllo saranno stati caricati dalla Regione e saranno responsabili dei controlli esterni.
Riscontro dalla Regione ai Gestori: Una volta che la Regione avrà completato la registrazione e trasmissione dei Programmi di controllo, darà riscontro ai gestori dell’avvenuta attività di caricamento. I gestori e le ASL potranno iniziare a inserire i risultati analitici dei controlli interni solo dopo che il Programma di controllo e i relativi punti di campionamento saranno stati caricati e resi disponibili nella piattaforma.

Relativamente al paragrafo “Responsabilità del caricamento Dati” –> Definizione
persone abilitate al caricamento/gestione dei dati analitici del gestore. Non è chiaro se dopo il
caricamento i dati potranno essere modificati e in caso affermativo per quanto tempo. Ci sarà una
validazione dei dati? I dati verranno congelati? Da chi?

Risposta: I dati Analiti relativi ai controlli saranno modificabili tramite interfaccia utente. Ogni modifica sarà tracciata in modo da poter ricostruire in ogni momento quanto caricato inizialmente.

Relativamente al paragrafo Descrizione dei parametri richiesti per programmi di
controllo”” –>La tabella non fornisce informazioni sufficienti per la definizione dei campi
I campi vanno definiti e dettagliati anche quando necessario con la unità di misura (ad esempio portata)
WSZ non obbligatoria, descrizione del punto di campionamento (non è chiara la richiesta), previsione
portata e abitanti serviti (dovrebbe riferirsi alla WSZ e non al punto di prelievo), numero
campionamenti interni ed esterni (dovrebbero essere punti diversi e facilmente identificabili a priori)
Non ci sono riferimenti per la suddivisione dei campioni totali tra gruppo A e gruppo B (potrebbe essere
meglio così), numero progressivo linea acquedottistica (non è chiaro a cosa si faccia riferimento e
nell’interfaccia di caricamento appare asteriscato)

Risposta: “Per quanto riguarda la descrizione dei parametri richiesti per i programmi di controllo, ecco i dettagli necessari per ogni campo:
DescrizionePunto: È un campo opzionale, utile per fornire una descrizione chiara del punto di campionamento. Il gestore può scegliere una definizione appropriata che migliori la comprensione di dove avviene il prelievo.
PrevisionePortata: L’unità di misura per la portata è m³/anno. Questo valore rappresenta il volume totale stimato che transita attraverso la rete in un anno. Questo campo è utilizzato per caratterizzare la portata transitante nei nodi di una rete magliata chiusa in condizioni di funzionamento ordinario. La portata può essere stimata in base al comportamento simulato della rete in condizioni medio annue. Si tratta di dati stimati (previsioni), utili per definire il regime idrico più significativo secondo il gestore.
PrevisioneAbitantiServiti: Attraverso la stima delle portate, è possibile calcolare il numero di abitanti serviti. Questo valore si ottiene dividendo i volumi immessi in rete per la popolazione residente e fluttuante nelle diverse Zone di Fornitura (WSZ).
Numero campionamenti interni ed esterni: La regione stabilisce quali punti devono essere utilizzati per campionamenti interni, esterni o entrambi. Il sistema è progettato per garantire flessibilità nell’inserimento dei campionamenti, in modo da adattarsi alle diverse esigenze.
Suddivisione campioni tra Gruppo A e Gruppo B: Non è prevista una suddivisione esplicita dei campioni tra i due gruppi all’interno della piattaforma, lasciando così maggiore flessibilità nella gestione.
ProgressivoLineAcquedottistica: Questo attributo può essere utilizzato per tenere traccia della sequenzialità dei punti di campionamento all’interno di una linea acquedottistica. Non è obbligatorio, ma è utile per mappare il percorso dei punti lungo la rete. Il codice progressivo deve essere impostato dall’utente e aumenta con l’avanzare del percorso nella linea acquedottistica, in base alla configurazione effettiva del Programma di Controllo.”

Cosa si intende per codice riferimento acquedotto? È scelto dal gestore?
Cosa si intende per numero progressivo linea acquedottistica? Chi lo deve definire? Il gestore?

Risposta: Il codice acquedotto è un codice interno utilizzato per identificare un acquedotto, scelto dal gestore/regione/PA che invia il programma di controllo.
L’attributo “”progressivoLineAcquedottistica”” può essere utilizzato per tenere traccia della sequenzialità dei punti di campionamento all’interno di una linea acquedottistica. Non è obbligatorio che l’attributo sia presente durante gli invii. Per essere utilizzato correttamente, va impostato dall’utente come un codice progressivo, che aumenta con l’avanzare del percorso nella linea acquedottistica, Deve essere indicato da chi definisce il Programma di Controllo sulla base di quanto effettivamente si riscontra nella composizione dell’acquedotto

Anche se alcuni campi non sono obbligatori, non è chiaro come imputare il numero di
abitanti equivalenti serviti dal punto di campionamento (esempio fontana pubblica). La richiesta appare
tecnicamente irricevibile. Stesso dicasi per la stima della portata.
Per il punto di campionamento inserire un campo indirizzo non obbligatorio.
L’anagrafica per le WSZ deve essere creata o tutti i dati relativi (volume campioni interni esterni…)
sono recuperati da altri DB?

Risposta: Per il calcolo degli abitanti serviti attraverso la stima delle portate, si potrà stimare la popolazione servita come rapporto tra i volumi immessi in rete e gli abitanti residenti.
per l’inserimento dei dati di indirizzo è possibile invece utilizzare il campo note diversamente l’indicazione delle coordinate dovrebbe già fornire con precisione la localizzazione del punto di campionamento.
L’anagrafica per le WSZ deve essere creata, allo stato attuale non sono previste interazioni con altri db per questi dataset.

I gestori del SII del FVG concordano nella necessità di aggiungere alla tipologia captazione per considerare gli scambi all’ingrosso con altri soggetti (ad esempio: altro Gestore, Consorzi di Bonifica, consorzi industriali, ..), sia di acqua potabile che di acqua grezza, proponendo come denominazione Captazione – da soggetti terzi.
Abbiamo riscontrato la difficoltà a classificare il punto di campionamento in base alla sua posizione lungo la filiera idropotabile.
La nostra proposta è di attribuire la tipologia in base alla fase immediatamente a monte.
Si considerano punti di campionamento in distribuzione solamente i punti fuori dagli impianti.
Proponiamo di aggiungere la voce “distribuzione in rete”.

Attesa Integrazioni

La tabella di caratterizzazione dei punti di campionamento appare incompleta e non esaustiva di tutte le casistiche presenti in un sistema acquedottistico. Si segnala inoltre che a causa dell’assenza di una descrizione esaustiva i codici appaiono di difficile applicazione.
Distribuzione di Confluenza ? di diramazione? Cosa significa? Adduzione? Distribuzione?

Sono state elaborate le descrizioni delle tipologie, e sono state aggiunte nuove definizioni per “adduzione”, “distribuzione”, “punto di diramazione” e “punto di confluenza”. Si chiede la cortesia di descrivere le mancanze riscontrate nella tabella di caratterizzazione dei punti di campionamento, proponendo eventuali nuove caratterizzazioni.

La tipologia di trattamento “disinfezione” (B3) dovrebbe essere associata a campionamenti effettuati esclusivamente per la verifica della corretta conduzione dell’impianto. Troviamo, invece, utile e necessario associare ad ogni tipologia di punto la classificazione di “potabile” / “non potabile”.
Ad esempio:
• accumulo disinfettato potrà avere il codice D1-PP,
• accumulo non disinfettato potrà avere il codice D1-NP,
• captazione da pozzo con acqua già potabile potrà avere il codice AB2-PP.

Non applicabile

Casa comunale è la casa dell’acqua o il municipio?.
Alla lettera F (punti d’uso) le tipologie sono poco rappresentative della casistica, e poco in linea con il D.lgs 18 (edifici scolastici, edifici prioritari)

Sono state aggiornate le definizioni dei punti di campioamento d’uso (F) per farle coincidere con quanto specificato negli allegati del D.Lgs.18/23

Trattamenti: fisico, fisico-chimico e disinfezione – descrizione?
Per la classificazione delle tipologie di trattamento “fisico” e “fisico -chimico” proponiamo di utilizzare l’impostazione definita da ARERA (qualità tecnica) in cui per il trattamento fisico semplice si intente stacciatura, sedimentazione, filtrazione. Per trattamento fisico-chimico normale-spinto si intende coagulazione, flocculazione, ozonazione, adsorbimento, filtrazione su membrana, osmosi inversa.
Bisognerebbe aggiungere i trattamenti con descrizioni specifiche perché rilevanti per la determinazione del tipo di analisi da eseguire. Esempio filtrazioni meccaniche, a tela , a sabbia, a carboni attivi, precipitazione chimica (magari specificando tipologia flocculante) ecc.

Sono state aggiornate le definizioni dei punti di campioamento relative ai trattamenti

La comunicazione delle non conformità a seguito dei controlli esterni viene effettuata dalle ASL? e la comunicazione delle cause e delle azioni correttive viene effettuata sempre dalle ASL? Che canale usa il gestore idrico per la comunicazione alle ASL, il medesimo che utilizza per la trasmissione ANTEA?

Risposta: La modalità di comunicazione tra il Gestore e l’ASL non è gestita da AnTeA. Tuttavia, tutte le informazioni relative al campione, inclusa l’eventuale non conformità, devono essere inviate a chi trasmette il campione ad AnTeA. Pertanto, AnTeA riceve tutte le informazioni necessarie per il monitoraggio, ma la comunicazione diretta tra Gestore e ASL segue canali distinti.

Circa il parametro coliformi, il range prevede obbligatoriamente il valore di “0” per essere considerato conforme, mentre la circolare citata nella tabella C1 del decreto 18, indica il valore soglia di 10 ….

Risposta: In questa fase non viene presa in considerazione la circolare citata quindi la soglia rimane quella indicata nel decreto.

La tabella 6. Da quello che si evince dalla tabella è indispensabile inserire tutti parametri .Per ogni punto di controllo bisogna fare tutti i parametri previsti dalla tabella (tranne quelli attualmente indicati come non obbligatori)? Esempio: acquedotto di Madonna di Campiglio e controllo di antiparassitari?

Risposta: I parametri indicati nella Tabella 6 sono obbligatori in base al decreto vigente, e devono essere inseriti per ogni punto di controllo. Tuttavia, è possibile inviare i risultati in più fasi, senza la necessità di completare tutti i parametri in un unico invio. Questa modalità di invio consente una gestione più flessibile dei controlli, mantenendo comunque il rispetto delle prescrizioni normative.

Per precisione minima si intende con quante cifre decimali viene riportato il risultato?
Se il parametro viene refertato dai Laboratori con un > numero di cifre decimali?
Grazie

Risposta: Non sono più previsti controlli sul numero di cifre decimali, poiché ora è richiesto che i dati vengano inseriti esattamente come riportati nel rapporto di prova emesso dai laboratori. Questo permette una maggiore coerenza e precisione nei dati trasmessi, rispettando integralmente i risultati forniti.

Come definire correttamente una centrale di distribuzione che possiede adduzione da
pozzi e successivamente filtrazione mediante CAG (carbone attivo granulare).

Risposta: Nella definizione del punto di campionamento va considerato l’ultimo trattamento precedente al prelievo. In questo caso, il campionamento dovrebbe riflettere le condizioni dell’acqua dopo l’ultimo intervento di trattamento, garantendo una corretta rappresentazione dello stato dell’acqua trattata.

I controlli gruppo A e gruppo B possono essere disgiunti?

Risposta: Sì, i controlli del Gruppo A e del Gruppo B possono essere inviati in più fasi.

Confermare che la richiesta di portata per un punto di campionamento è un refuso, di
fatto s’intende volume erogato per WSZ

Risposta: Di fatto, si intende il volume erogato per la WSZ, che rappresenta correttamente il dato da considerare in questo contesto.

I valori attesi per il campo progressivoLineAcquedottistica sono tipo integer , ma di
norma i riferimenti chiave per le condotte acquedotto sui GIS sono idgis tipo string. E’ possibile
modificare il tipo e quindi poter inserire per progressivoLineAcquedottistica valori tipo STRING es.
ACACON00000000044246
???

Risposta: L’attributo “progressivoLineAcquedottistica” può essere utilizzato per tenere traccia della sequenzialità dei punti di campionamento all’interno di una linea acquedottistica. Non è obbligatorio che l’attributo sia presente durante gli invii. Per essere utilizzato correttamente, va impostato dall’utente come un codice progressivo, che aumenta con l’avanzare del percorso nella linea acquedottistica. Non si fa riferimento alle chiavi del punto di campionamento sul GIS.

le AUSL dove caricano i propri esiti?

Risposta: Tutte le Aziende sanitarie dovranno caricare i dati dei controlli esterni con le
stesse modalità. sono distinti dal campo ControlloEsterno impostato a true.

MM, oltre al caricamento manuale, al Webservice API, chiede anche la modalità file CSV
con il caricamento del file in un’area sftp che può mettere a disposizione antea o anche direttamente MM.

Risposta: Al momento, il sistema supporta il formato .xlsx per l’importazione dei dati, che offre un buon equilibrio tra facilità d’uso e controllo della formattazione. Riteniamo che l’adozione del formato .csv non sia necessaria, poiché eventuali problematiche legate alla formattazione delle celle possono essere gestite ottimizzando l’uso del formato .xlsx. L’utilizzo di un area di scambio SFTP non è possibile in quanto non sono previste all’interno del PSN connessioni di questo tipo.

é possibile inserire nelle note di questa tabella una descrizione o degli esempi per
tutte le tipologie identificate, inoltre è possibile utilizzare più codici per identificare un punto di
prelievo? ad esempio per un controllo svolto all’uscita di un impianto di potabilizzazione che utilizza
acqua emunta da un campo pozzi, poi trattata con CAG (filtrazione su carbone attivo) e raccolta in una vasca
di accumulo interrata dove viene disinfettata prima di essere distribuita è corretto utilizzare le seguenti
sigle : AB2_B2_D1_B3_E4?

Risposta: Abbiamo provveduto ad incrementare la descrizione all’interno della RFC. il punto di campionamento deve essere identificato da una sola tipologia in caso di situazioni complesse utilizzare l’ultimo trattamento precedente al prelievo.

1. Il numero di abitanti serviti sono riferiti alla zona di fornitura in cui ricade il/i
pdc?
2. La portata servita è il volume di acqua distribuito in una zona di fornitura come indicata nella tab.2
dell’allegato II del D.Lgs18/23?
3. Il numero previsto di campionamenti annuali nel punto di campionamento (da controllo interno ed esterno)
come è possibile che non sai un dato obbligatorio?
4. Il “numero del punto di prelievo” del codice univoco (uuid) può coincidere con il codice alfanumerico
LIMS già in uso? Es: 08_037006_E1_BO1SMA002CEN901.

Risposta: “1. “”Il numero di abitanti serviti sono riferiti alla zona di fornitura in cui ricade il/i pdc?”” Corretto
2. La portata servita è il volume di acqua distribuito in una zona di fornitura come indicata nella tab.2 dell’allegato II del D.Lgs18/23? “”Corretto
3. Il numero previsto di campionamenti annuali nel punto di campionamento (da controllo interno ed esterno) come è possibile che non sai un dato obbligatorio?”” il parametro è stato reso obbligatorio nella nuova versione.
4. Il “numero del punto di prelievo” del codice univoco (uuid) può coincidere con il codice alfanumerico LIMS già in uso? Es: 08_037006_E1_BO1SMA002CEN901.Confermiamo che è possibile utilizzare queste tipologie di codice”

1. Per la definizione dei programmi di controllo in quale formato e con che modalità, il
gestore deve inviare alla Regione il file denominato “Piano de controlli”, allegato alla specifica?
2. Gli shape-files dei punti di campionamento e delle zone di fornitura devono essere caricati dal gestore
direttamente su Antea? Quali sono i campi previsti nella tabella degli attributi dei due shape-files?
3. Per la tipologia del punto di campionamento, campo del codice unico del pdc, è possibile utillizzare una
codifica generica e semplificata per ogni pdc, ad es. “DA” per identificare la tipologia di punto di
campionamento in ingresso/uscita da un serbatoio, indipendentemente dalla tipologia del serbatoio?.
Considerando la numerosità degli asset in gestione e che il tipologico del serbatoio (interrato,
sopraelevato etc,) non è associato al punto di campionamento, la costruzione dettagliata di questa
anagrafica sarebbe molto onerosa.

Risposta: La Regione definisce i piani di controllo: La responsabilità della definizione e gestione dei piani di controllo spetta alla Regione.
Attualmente, non è previsto il caricamento diretto di shape-files dei punti di campionamento o delle zone di fornitura per la sezione dei programmi di controllo. I dati relativi ai punti di campionamento e alle aree di fornitura vengono gestiti attraverso i tracciati già stabiliti, senza la necessità di ricorrere a shape-files per la georeferenziazione.
E’ fortemente raccomandato specificare la tipologia di serbatoio come da RFC.

Nel gruppo PUNTI D’USO attualmente ci sono 4 sottocategorie: è possibile fare le
seguenti modifiche?
1) ATTIVITA’ COMMERCIALE al posto di BAR (In questo sottogruppo entrerebbero anche i RISTORANTI)
2) Si può aggiungere una nuova categoria dove vengono inserite i seguenti punti (Scuole / Case di riposo /
Strutture sanitarie)

Risposta: Sono state revisionate le tipologie dei punti di campionamento nella nuova versione RFC

Si chiede di specificare meglio a quale dato fare riferimento dal momento che spesso
l’analisi di un singolo campione comporta più sessioni analitiche di durata differente.

Risposta: Fare riferimento alla data Ora inzio della sessione di analisi.

Nel paragrafo è scritto che gli uuid saranno generati dalla regione e messi a
disposizione dei gestori e delle ASL e saranno disponibili tramite delle API e esportazioni, queste API
quindi sono a carico di ANTEA ?

Risposta: Sì, la documentazione delle API è già inclusa nella versione attuale dell’RFC. Sono state sviluppate specifiche API per consentire a Regioni, Gestori e ASL di interrogare e ottenere gli UUID generati dalla Regione. è possibile sia l’interrogazione tramite API, sia l’esportazione in formato Excel tramite GUI per una gestione più flessibile. L’utilizzo e la fruizione delle API rimane in carico all’ente che intende integrarsi.

E’ possibile inserire più programmi di controllo? Inoltre un punto di campionamento può
essere presente in più programmi (ad esempio piano 2024, piano 2024 arsenico, piano 2025, piano
radioattività)?
Non sono poi indicate e/o sviluppate sufficientemente le modalità di definizione dei programmi di controllo
e le relazioni tra questi e i punti di campionamento

Risposta: Nella nuova versione dell’RFC sarà introdotta la gestione delle date di validità dei punti di campionamento, che permetterà di indicare chiaramente il periodo di validità di ciascun punto. Sarà inoltre possibile estendere la validità di un punto di campionamento da un anno all’altro, semplificando così la gestione della continuità dei piani di controllo.
un punto di campionamento può risultare in più programmi di controllo se per ‘programmi di controllo’ si intendono quelli previsti dal D.Lgs.18/23, art.12. Non sono da considerare dunque tutti gli altri programmi di controllo, come ad esempio quello della radioattività.
Relativamente alle modalità di definizione dei programmi di controllo, come indicato nello schema ER, un piano di controllo è costituito da N punti di campionamento, ciascuno con i relativi dati associati.

In Provincia di Trento abbiamo codificato circa 15.000 punti di prelievo: acque
superficiali, sotterranee, serbatoi, impianti di trattamento e utenze. Dobbiamo inserirli tutti o solo
quelli dove verranno effettuati i controlli (esterni e interni)?

Risposta: Tutti i punti di prelievo devono essere inseriti, anche quelli dove attualmente non vengono effettuati controlli. È possibile indicare tali punti con un numero di campionamenti pari a 0, in modo da tenerli comunque registrati nel sistema per eventuali controlli futuri. Questo approccio garantisce una visione completa della rete di prelievo, facilitando la gestione e il monitoraggio dei punti che potrebbero essere attivati in seguito.

Circa la definizione di punti di campionamento: i programmi di controllo pianificati
finora sono sempre stati pensati guardando al controllo dell’acquedotto in generale, quindi identificando
più punti opzionabili di prelievo all’utenza/fontana in quanto non sempre sono disponibili gli stessi punti;
ad esempio il punto di controllo X potrebbe risultare inagibile in determinate stagioni perché in alta quota
o, viceversa, in carenza idrica potrebbe essere una fontana che non è sempre disponibile per cui si è sempre
ritenuto fondamentale avere più punti opzionabili per acquedotto. Ma se vengono indicati più punti per
acquedotto e poi ne viene utilizzato solamente uno, il sistema lo considera un debito informativo?

Risposta: È possibile indicare più punti opzionabili per un acquedotto, anche se ne verranno utilizzati solo alcuni per il campionamento. Per i punti che non verranno utilizzati in una determinata stagione o circostanza, è sufficiente indicare un numero di campionamenti pari a 0. Questo non verrà considerato come un debito informativo, ma semplicemente come una registrazione dei punti disponibili per eventuali controlli futuri.

mi permetto un solo suggerimento: nella caratterizzazione dei punti di campionamento
riterrei utile valutare di aggiungere tra i punti di uso come specifica (F) le case dell’acqua, molto
diffuse sul territorio e usate da alcuni gestori come punti di prelievo, differenziano tra un rete ingresso
(F4) e rete erogatore (F5). Penso possa risultare una semplificazione anche per gli utenti alla ricerca di
valori dei risultati di analisi presso tali impianti.
Grazie per l’attenzione, i migliori saluti.

Risposta: il punto d’uso ‘casa dell’acqua’ non può essere considerato in quanto fuori dal campo di applicazione del D.Lgs.18/23 (competenza dell’OSA). Può essere però inserito come ‘punto di consegna’ E5 in quanto spesso è oggetto di campionamento (si tratta del punto di ingresso alla casa dell’acqua, quindi prima degli eventuali trattamenti di affinamento).

A quale ente spetta l’individuazione dell’amministratore del cloud: ad ogni singolo
gestore oppure all’amministrazione “centrale” (Regione o Provincia Autonoma)?

Risposta: Non è prevista, all’interno del piano dei controlli, la figura dell’amministratore del cloud. Si tratta di un refuso nella documentazione.

Non appaiono chiari i ruoli e le funzioni deli “responsabile della regione” in rapporto
con l’”amministratore del cloud” e come questi debbano in concreto operare per le richieste di accesso al
sistema secondo i diversi permessi (scrittura o semplice lettura/consultazione)

Risposta: La Regione ha la responsabilità del caricamento dei programmi di controllo all’interno della piattaforma AnTeA. La Regione può decidere di delegare questa operazione ad altri enti, come gestori o aziende sanitarie, ma la responsabilità finale rimarrà sempre a carico della Regione. AnTeA non interviene nelle comunicazioni o nei processi di raccordo o redazione dei programmi di controllo tra i vari enti.
Per quanto riguarda la figura dell’amministratore del cloud, si tratta di un refuso nella documentazione e non è applicabile a questa sezione della piattaforma AnTeA.

non vengono precisate le regole per l’aggiornamento dei dati relativi ai punti di
campionamento ed ai programmi di controllo

Risposta: È possibile modificare i dati relativi ai punti di campionamento e ai programmi di controllo utilizzando diverse modalità. Le modifiche possono essere apportate direttamente tramite l’interfaccia grafica della piattaforma, tramite un file Excel con il medesimo tracciato dell’inserimento o utilizzando le API dedicate.

Non si ritiene che Il “Codice ISTAT Comuni” sia un dato utile e non è nemmeno facilmente
gestibile vista la frammentazione territoriale; tramite la georeferenziazione questo dato è superabile ,
semmai, recuparabile tramite intersezione GIS

Risposta: Il “Codice ISTAT Comuni” rimane un dato essenziale per garantire un corretto censimento e una corretta catalogazione all’interno della piattaforma. Sebbene la georeferenziazione offra una mappatura precisa, l’uso del codice ISTAT permette di mantenere un riferimento normativo e amministrativo univoco, utile per l’integrazione e la comunicazione con altri sistemi nazionali.

Domande funzionali

  1. Dalla documentazione si evince che il flusso chiamato programma dei controlli, dove si deve trasmettere
    l’anagrafica dei punti di campionamento, è in carico alla Regione, mentre il flusso dei risultati dei
    controlli è in carico all’ISS e gestori idropotabili. E’ noto che i gestori sono responsabili di
    effettuare i controlli interni. Per i controlli esterni è sempre il gestore a dover trasmettere i dati?
  2. Nel caso dei controlli esterni il campo codice dell’acquedotto è sempre obbligatorio?
  3. Riportiamo di seguito i dati che in questo momento Arpav non gestisce e che quindi non saremmo in grado
    di trasmettere:

    1. Uuid: Unique id del punto di campionamento
    2. Tipo Punto Campionamento: Tipologia del punto di controllo
    3. Id Punto Campionamento: Identificativo del punto di campionamento coerente con quanto inserito
      nel campo uuid
    4. Codice Acquedotto: Codice di riferimento dell’acquedotto
    5. Previsione Abitanti Serviti: Stima del numero di abitanti serviti dal punto di campionamento
    6. Numero Campionamento Annuo Interno Previsto: Numero previsto di campionamenti annuali nel punto
      di campionamento (controllo interno)
    7. Numero Campionamento Annuo Esterni Previsto: Numero previsto di campionamenti annuali nel punto
      di campionamento (controllo esterno)
    8. Wsz: Nome della Water Supply Zone di riferimento
    9. Superamento Popolazione Interessata: Numero di persone della popolazione interessate dal
      superamento di soglia

Domande tecniche

  1. È possibile aggiornare i dati in maniera massiva?
  2. È possibile eliminare un invio che è stato trasmesso in modalità batch?
  3. L’invio in modalità batch prevede l’invio massivo di dati. In caso di errore su un singolo record viene
    invalidato tutto il flusso o viene effettuato un caricamento parziale?

Risposta: I controlli esterni sono di competenza delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) che dovranno effettuare le analisi e inviare i dati nella piattaforma AnTeA. Dopo che la Regione avrà caricato i programmi di controllo, le ASL potranno accedere ai dati relativi ai punti di campionamento e saranno responsabili di ricaricarli nella piattaforma.
È possibile aggiornare i piani di controllo in modalità massiva tramite un file Excel utilizzando lo stesso tracciato. Inoltre, nella sezione “”elaborazioni”” sarà possibile eliminare completamente un caricamento precedentemente effettuato, insieme a tutti i dati associati.
Per quanto riguarda l’invio in modalità batch, in caso di errore su un singolo record, vengono eliminati tutti i record trasmessi con quel file. Questo permette di correggere l’errore e riprovare l’invio del file completo.

Al fine di implementare l’anagrafica dei punti di controllo, le vorrei chiedere
chiarimenti in merito ai seguenti campi:

  1. codiceAcquedotto
  2. coordinateEPSG4326z

Cosa viene richiesto esattamente?”

Risposta: CodiceAcquedotto: Si tratta di un codice interno utilizzato per identificare un acquedotto. Questo codice viene scelto e assegnato dal gestore, dalla Regione o dalla Provincia Autonoma che invia il programma di controllo. Serve a garantire una corretta tracciabilità degli acquedotti nell’ambito del piano di monitoraggio.
CoordinateEPSG4326z: Questo campo rappresenta l’altezza del punto di campionamento, espressa in coordinate geografiche (EPSG:4326) con il valore di altitudine (z). È particolarmente utile in situazioni in cui il punto di campionamento si trova a una certa altezza, come nel caso di serbatoi sopraelevati o altre strutture che richiedono l’informazione sull’altitudine.

Piccola nota : dover inserire nuovamente i campi relativi alle coordinate (oltre ad
altri campi come codice istat regione ecc) nel file relativo al caricamento è una informazione ridondante e
duplicata avendola già inserita nella pianificazione.

Risposta: Nel file dei Controlli, le coordinate vengono richieste per verificare la coerenza tra i dati inseriti, poiché i controlli possono essere eseguiti e riportati da enti diversi rispetto a quelli che hanno generato il piano dei controlli e i relativi punti di campionamento. Questo permette di garantire che i dati siano accurati e allineati, anche quando vengono gestiti da soggetti differenti. Sebbene possa sembrare ridondante, è un passaggio necessario per mantenere l’integrità del sistema e assicurare la correttezza delle informazioni.

Chi assegna il progressivo di identificazione dei punti da utilizzare nel codice Antea?

Risposta: L’intera redazione del Programma di controllo è di esclusiva competenza della
Regione. La Regione si occupa di definire, gestire e approvarlo, in coordinamento con gli enti competenti e
i gestori idropotabili.

In caso di revisione di un piano di controllo, come avviene l’aggiornamento? Come
dovranno avvenire gli invii che eliminano o modificano dati già inviati in precedenza? Dovrà essere
reinviato tutto il piano di controllo o solo la riga interessata dalla modifica/eliminazione?

Risposta: In caso di revisione di un piano di controllo, sarà possibile aggiornare i dati
inviati in due modi: reinviando l’intero file Excel o la singola riga interessata dalla modifica. In
alternativa, sarà possibile apportare le modifiche direttamente tramite l’Interfaccia Utente della
piattaforma AnTeA, offrendo flessibilità nel processo di aggiornamento.

Che periodicità di invio dei dati relativi alle analisi effettuate viene richiesto?
(quotidiano, mensile, a fine piano di controllo?)

Risposta: La periodicità di invio dei dati relativi alle analisi effettuate può variare a
seconda delle necessità operative. È previsto che i dati vengano inviati almeno una volta all’anno per
garantire che tutti i risultati siano aggiornati entro la fine del piano di controllo. Tuttavia, è possibile
inviare i dati anche con una frequenza maggiore, fino a un invio giornaliero, qualora ci siano aggiornamenti
o esigenze specifiche che lo richiedano. Questa flessibilità permette di adattare il processo di
trasmissione alle diverse realtà operative e ai tempi di analisi delle singole strutture.

In caso di revisione di un campione, come possiamo inviare i dati revisionati?
Dovrà essere inviato solo il parametro corretto/eliminato o tutto il campione?
Come verrà segnalato il campione da eliminare? Non troviamo lo stato del campione.

Risposta: In caso di revisione di un campione, deve essere reinviato tutto il campione con
i dati aggiornati. Il campione non valido non deve essere eliminato, ma deve rimanere traccia del campione
originario, insieme alla relativa azione correttiva. Questo permette di mantenere un registro completo delle
modifiche apportate e di garantire la trasparenza nel processo di controllo.

Il piano di controllo sarà modificabile sempre o verrà ritenuto definitivo ad una certa
data?

Risposta: Il piano di controllo rimane modificabile. Questa flessibilità consente di
apportare modifiche e aggiornamenti in base alle esigenze operative o a eventuali variazioni nei punti di
campionamento o nei parametri di controllo, garantendo così un adattamento continuo del piano.

E’ necessario prevedere un periodo in cui sarà possibile inserire dati analitici e
correzioni del programma di controllo dell’anno precedente, anche se è stato già inviato il nuovo piano di
controllo. Non potrà infatti essere chiuso l’anno n-1 e non modificabile. Questo perché si devono poter
inserire i dati analitici delle ultime rilevazioni (es. del mese di dicembre, che probabilmente verranno
validate e quindi comunicate a gennaio, a nuovo piano di controllo già inviato).

Risposta: È possibile inserire i dati dei controlli anche dopo la scadenza del punto di
campionamento, a condizione che nel sistema sia presente uno storico con un intervallo di date relativo al
periodo di prelievo. Il dato di riferimento sarà DataOraPrelievo, che verrà confrontato con le date di
validità del punto di campionamento per garantire la correttezza temporale delle informazioni. In questo
modo, è possibile gestire anche i dati analitici delle ultime rilevazioni (ad esempio, di dicembre) anche se
comunicati a gennaio, con il nuovo piano di controllo già inviato.

Le 48 ore nel caso di superamenti vengono considerate dal momento in cui l’analisi del
campione risulta autorizzata e conclusa (quindi tutti i parametri, anche quelli che non hanno superamento)?

Risposta: Le tempistiche in oggetto non fanno riferimento ad AnTeA. Si suggerisce
richiesta a Censia – se del caso – di parere.

Come verranno gestiti i punti di campionamento censiti in doppio (lo stesso censito sia
dal gestore che dall’ULSS)? Se ANTEA deciderà di “unire” i due punti come verrà gestito il codice uuid del
punto campionamento?

Risposta: La competenza per l’unificazione dei punti di campionamento censiti in doppio
(ad esempio, dallo stesso gestore e dall’ULSS) rimane in capo alla Regione. Non è compito di AnTeA gestire
questo flusso informativo o unificare i punti di campionamento. Sarà la Regione a decidere come gestire
eventuali duplicati e quale codice UUID assegnare ai punti unificati.

In caso di variazione delle informazioni dei punti di controllo (esempio campo
istatComune per unione di Comuni) si crea un nuovo punto controllo o si modifica quello esistente?

Risposta: In caso di variazione del Codice ISTAT Comune (ad esempio, per unione di
Comuni), è necessario creare un nuovo punto di campionamento. Tuttavia, è possibile modificare i campi che
non fanno parte delle chiavi di definizione del punto di campionamento, senza dover generare un nuovo punto.
Questo garantisce la corretta tracciabilità e gestione dei dati storici.

Con riferimento a previsionePortata: la stima per punto di campionamento non é un dato
quantificabile per tutte le tipologie di punti, ma soltanto per alcuni (per esempio alla sorgente e al
pozzo)

Risposta: Se si sta caratterizzando una rete magliata chiusa, è possibile identificare in
ogni nodo la portata transitante e il suo verso in funzione del comportamento simulato della rete in
condizioni medio annue. Salvo diverse motivate scelte del gestore, si potrebbero identificare le portate in
transito in condizioni di funzionamento ordinario del sistema acquedottistico. Si tratta di previsioni, in
quanto dati stimati per il regime idrico che il gestore ritiene più significativo; [l’unità di misura è
m³/anno]

Con riferimento a previsioneAbitantiServiti: riteniamo che la stima del numero di
abitanti per punto di campionamento sia un dato non rilevabile ( per esempio vedi caso fontanella pubblica).
Il numero di abitanti serviti é invece quantificabile per wsz

Risposta: Per il campo previsioneAbitantiServiti di fatto, si intende il volume erogato
per la WSZ, che rappresenta correttamente il dato da considerare in questo contesto.

Se attualmente dal nostro LIMS riesco ad estrapolare solo un .csv, come faccio a convertirlo in formato JSON?

Risposta: è consigliato richiedere alla software house che gestisce il vostro LIMS di implementare l’estrazione in formato json secondo le specifiche richieste. diversamente è possibile implementare tramite linguaggi di programmazione dei sistemi che trasformino il csv nel formato JSON corretto.

Perché vengono rilevate come non conformità, eventuali valori sopra soglia relativi però a punti di campionamento che afferiscono alle acque grezze non ancora trattate (es. pozzo)? I superamenti Reportnet3 non includono tipi di punti diversi dalla distribuzione. Come si deve gestire questo comportamento?

Risposta: Al fine di inserire i dati relativi ai superamenti in tutti i punti di campionamento diversi dai punti di Uso è stata inserita una tipologia “PTA – Punto non classificato come ‘F’, ma che copre i controlli su tutta la rete idropotabile”. In tali casi è possibile utilizzare questa tipologia per inviare i dati ReportNet.

Come si sposa il modello concettuale proposto rispetto alle determine e ai protocolli regionali attualmente esistenti tra Regione, EGATO, ASL, Comuni e soggetti gestori per la gestione delle non conformità? E’ auspicabile che la piattaforma Antea si ponga come centralizzatore delle informazioni relative alle non conformità, evitando una ridondanza di comunicazione tra i vari enti.

Risposta: La modalità di comunicazione e i protocolli tra Regionni, Gestori, ASL non sono gestiti da AnTeA. Tuttavia, tutte le informazioni relative al campione, inclusa l’eventuale non conformità, devono essere inviate da chi trasmette il campione ad AnTeA. Pertanto, AnTeA riceve tutte le informazioni necessarie per il monitoraggio, ma la comunicazione diretta tra Gestore e ASL segue canali distinti.

In seguito a reclami da parte degli utenti, il gestore è tenuto ad eseguire determinazioni di controllo sul punto di fornitura e, talora, all’interno dell’impianto privato. Il riscontro di questa analisi va inserito nella piattaforma Antea? Se si, in che modo?

Risposta: Questi controlli vanno inseriti in piattaforma. Nella V2 della RFC è stato inserito il campo ControlloExtraPiano che andrà impostato a “true” in fase di invio di questi dati, non previsti all’interno del programma di controllo.